Ciao, sono io, Giuseppe. Vi vedo tutti. Vedo i miei amici, i miei genitori, quelli che mi conoscevano e che mi hanno voluto bene. A volte mi è permesso anche di sfiorare qualcuno di voi con le mie mani e ho l¿impressione di sentire il calore della vostra pelle. Non sono triste, sono sereno perché guardo le cose diversamente da come le vedete voi. Lui, sapete chi, mi ha permesso di scrivere. Mi aveva dato questo dono, l¿ho scoperto quando ero a scuola: da grande sarei diventato un letterato, forse avrei intrapreso il percorso per diventare giornalistä