La storia, la letteratura e la mitologia ci hanno mostrato che nei tempi antichi le persone erano molto più spirituali e avevano una migliore conoscenza del cosmo, sia sotto l'aspetto scientifico che nel contesto metafisico. In effetti, nell'antichità le persone non separavano i due campi, come facciamo oggi. Al momento, molte persone considerano la religione come qualcosa basato su superstizioni e un peso non necessario per i nostri tempi moderni. D'altra parte, quelli di noi che si considerano spirituali o religiosi credono che solo aderendo a severi dogmi si qualificano come veri credenti. La principale divisione tra queste due categorie di persone è che le prime disprezzano tutto ciò che riguarda la tradizione e il patrimonio, mentre le seconde sono troppo intrise di rituali e non riescono a realizzare l'essenza stessa della religione che seguono. È strano che in passato parlare di spiritualità fosse un'occupazione naturale come l'acqua potabile, mentre nei tempi attuali il mondo razionale considera con scetticismo tutto ciò che riguarda la spiritualità.