Insegniamo a tutti i bambini e tutte le bambine del mondo, nei primi 10 anni, che non bisognerà mai fare violenza a donne, bambini, animali e piante, ai più deboli. E avremo costruito in poco tempo un mondo veramente diverso. Insegniamo a ognuno di loro quanto siano preziosi. Ripetiamo loro, almeno ogni tanto, che sono quanto c'è di più importante nella nostra vita. Fuori da quelle quattro mura squallide e quadrate, il cui unico obiettivo è un deprimente 6; fuori dai registri, cartacei o elettronici, fuori dalle circolari e dalle linee guida ministeriali, facciamogli fare quello che a scuola non è possibile. Facciamoli correre e giocare, (ri)abituiamoli a esercitare il corpo, a suonare, a parlare le lingue, a viaggiare, a navigare, a scalare, a celebrare, a meditare, a conoscere e gestire le loro emozioni. Che diventino cantanti e giocolieri, acrobati, equilibristi e musicisti, cuochi, artigiani, ballerini e atleti, praticanti di arti marziali, ciclisti e nuotatori, tiratori con l'arco, yogi e acroyogi, attori, pittori, fotografi, registi, scrittori, costruttori… e tutte le meraviglie che lì fuori potranno imparare. Soltanto lì fuori.