Questi racconti, ciascuno dei quali è un piccolo gioiellino, riescono a sorprendere il lettore con una freschezza sempre nuova, che non stanca. Capita a tutti di domandarsi che senso abbia la vita, il mondo, e di provare una sensazione come di angoscia immobilizzante. E adesso? Cosa si fa? I personaggi di queste storie sono colti in questi momenti, mentre pensano e continuano ad agire, specchiandosi e rispecchiandosi nelle azioni mancate o da fare, nelle emozioni rimaste a volte inscatolate. Sono modelli di vita, appunto: storie che hanno il potere di semplificare nodi complessi e illuminare quel poco che basta a intravedere altro, non smettere di sperare in una sorpresa capace di risvoltare tutto il senso, o la sua mancanza. Non è sempre facile coniugare leggerezza con la profondità, ma questa antologia di racconti ci riesce benissimo; l’autore Davide Montialbo riesce ad usare la parola in modo eccellente. Parola come elemento costitutivo di un linguaggio, come preghiera, come mezzo per trasmettere il proprio vissuto, il proprio punto di vista a chi sta dall’altra parte. Sono le parole che possono aiutare a valicare il confine, e il racconto è uno dei contenitori più rapidi, efficaci e immediati per veicolarle al meglio. Sono racconti sul senso della vita che ci insegnano che spesso non è sempre tutto facile, ma sono anche le situazioni difficili che rendono ancora più speciali i momenti più belli delle nostre vite. Buona lettura