Bernari ha sempre affermato che queste 26 “cose in versi” sono da considerarsi “solo” brevi pause del suo lavoro di narratore ad una lettura attenta invece queste liriche hanno il potere di rivelare (o celare) il segreto rapporto tra creazione e meditazione, tra poesia e ragione. Le metafore audaci, la poesia di paesaggio, il correlativo oggettivo stile Eliot costituiscono l’armamentario della poesia di Bernari: il tasso di sincerità in ciò che scrive denota il suo coraggio e la sua profonda onestà intellettuale.