Il romanzo che nella scorsa estate ha dominato le classifiche di Il Mio Libro.it , di Feltrinelli e che ora esce in libreria e in versione digitale con Youcanprinnt.it,è incentrato sulla figura dell’allenatore Zdenek Zeman e sulla passione per il calcio e per la As Roma si arricchisce, rispetto alla prima edizione della prestigiosa prefazione di Sergio Castellitto e di un capitolo aggiunto che si conclude con la Chiesa che torna al centro del Villaggio, con la vittoria della Roma nel derby di campionato. Zeman l’allenatore più amato, più odiato, più discusso e idolatrato diventa così una sorta di agnello sacrificale. Il suo sacrificio, in un finale agrodolce tra il biblico e il filosofico, diventa il dolore necessario per riunire la tifoseria e lanciarla verso il recupero della dignità perduta, tra vecchi sogni, rinnovate speranze e ataviche illusioni.Il libro è anche la storia di una straordinaria amicizia: la vita di tutti i giorni e le avventure dei protagonisti, un autore televisivo, un giornalista e i due titolari di un ristorante che si chiama appunto 4-3-3, ruotano intorno al destino della propria squadra del cuore: tra tavole imbandite e liste dei vini, tra partite in casa e in trasferta, tra lavoro e famiglia, gioie irrefrenabili e inimmaginabili dolori, la vita del tifoso non è mai noiosa e influenza tutto quello che gli ruota intorno. Un febbre a 90° (il popolare ritratto di un tifoso dell’Arsenal dello scrittore inglese Nick Hornby, divenuto un romanzo best seller e un film di grande successo) all’italiana dove ogni partita si trasforma in un referendum sulla propria vita e dove tutto l’amore di cui si ha bisogno si nasconde dietro un gol, una vittoria, un’emozione. La squadra di calcio come moglie, amante, amica e l’allenatore venuto da lontano visto come il maestro che porta in sé non solo un modulo di gioco, ma un modello di vita. 4-3-3, sempre all’attacco tra la speranza di scrivere la storia ed entrare nella leggenda e il terrore di sprofondare nel baratro, con un’unica piccola grande certezza: non rinnegare mai a te stesso ciò per cui hai combattuto, la sconfitta non rende ingiusta una causa. Il pensiero di Moravia riassume meglio di tante parole…un’altra visione della vita.