Fantasioso alla Govoni e alla Palazzeschi delle più felici maniere Gioacchino Caruso scrive romanzi, racconti, saggi e poesie umanissimi e umanamente vissuti, ascoltando con cuore attento e vigile le voci che gli giungono dal suo mondo interiore. Ci sono nel cielo della sua prosa i petali dell'amore, i veli della malinconia, il sorriso di mille e mille ali dilatate ai confini della vita… Lo stile è misurato e profondo, come l'esposizione densa di pensieri, vibranti di una buona armonia. Gioacchino Caruso persegue un alto disegno e presenta una narrazione nobile, che non batte le strade consuete, anzi da esse si allontana per toccar vette immense e traslucidi orizzonti, per poi battere repentinamente altri sentieri più intricati e malagevoli con mutevole atteggiamento contraddittorio, da malinconico a esilarante e viceversa, o addirittura dissacrante e talvolta in crescendo rossiniano. Il fascino della sua prosa che ispira con la sua aura spettrale e suggestiva risiede nell'ambiguità e nell'oscurità criptica