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Siamo a Fiume sul finire degli anni ’40, oggi Rijeka, in Croazia, all’epoca jugoslava. La storiografia annota la guerra fredda tra Democrazia e Totalitarismo, Capitalismo e Comunismo; si sta consumando la spaccatura tra la Jugoslavia di Tito e il blocco guidato dall’Unione Sovietica di Stalin. Dalle memorie locali emergono le macerie e la ricostruzione, le spese razionate dalle tessere, i pacchi UNRRA degli aiuti americani, gente che parte, altra che arriva. L’esodo degli italiani è già cominciato: svuoterà la città. Questa la cornice e insieme la matrice, ma la grande Storia sta stretta…mehr

Produktbeschreibung
Siamo a Fiume sul finire degli anni ’40, oggi Rijeka, in Croazia, all’epoca jugoslava. La storiografia annota la guerra fredda tra Democrazia e Totalitarismo, Capitalismo e Comunismo; si sta consumando la spaccatura tra la Jugoslavia di Tito e il blocco guidato dall’Unione Sovietica di Stalin. Dalle memorie locali emergono le macerie e la ricostruzione, le spese razionate dalle tessere, i pacchi UNRRA degli aiuti americani, gente che parte, altra che arriva. L’esodo degli italiani è già cominciato: svuoterà la città. Questa la cornice e insieme la matrice, ma la grande Storia sta stretta all’umanità filtrata dalla testimonianza sensoriale di un fanciullo. Italiani, croati, istrorumeni, personaggi di una città e di un palazzo dove si incrociano suoni e odori, origini e destini, tutti anelanti a una vita diversa. Cercata in altri luoghi, altre fedi, altri amori. Con le passioni di sempre e di ogni dove, con le esasperazioni di quel periodo.

Ezio Mestrovich
Nasce a Fiume nel 1941. Giornalista, negli anni è redattore capo responsabile del quindicinale «Panorama», del quotidiano «La Voce del Popolo» e direttore della casa editrice EDIT di Fiume. Interessato ai problemi della convivenza nell’eterogeneo ambiente sociale in cui vive e opera, è una presenza costante sulla scena culturale non solo fiumana del secondo Novecento. Saggista e letterato, è particolarmente attento alle vicende della minoranza italiana dell’Istria e di Fiume, impegno gratificato dalla Penna d’oro dell’Ordine dei giornalisti della Croazia e dal Premio Istria Nobilissima per l’opera omnia nel giornalismo. Muore a Fiume nel 2003. In ambito letterario fa la sua comparsa nel 1981 con la raccolta poetica Preposizioni e nel 1984 ottiene il Premio Istria Nobilissima per il Dizionario fiumano passato minimo. Tra le opere vanno annoverati i romanzi A Fiume, un’estate (Milano, Hefti Edizioni, 2001; in traduzione croata Fiume, Adamić, 2003) e Foiba in autunno, pubblicato postumo (Fiume, EDIT 2005; in traduzione croata Fiume, Izdavački Centar Rijeka, 2009).