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Un piccolo romanzo con note e bibliografia, scritto assemblando documenti e ricordi, cercando di trattare la storia famigliare come Storia, anziché degradare la Storia a romanzo. Paolo Braccini, primo comandante militare di Giustizia e Libertà (Partito d'Azione) viene arrestato il 31 marzo del 1944 nel Duomo di San Giovanni assieme agli altri membri del Comitato Militare di Liberazione. Il 2 e il 3 aprile si tiene un processo sommario davanti al Tribunale Speciale, e la mattina del 5 aprile, nel poligono del Martinetto, vengono fucilati in otto, che ben rappresentavano lo spaccato della…mehr

Produktbeschreibung
Un piccolo romanzo con note e bibliografia, scritto assemblando documenti e ricordi, cercando di trattare la storia famigliare come Storia, anziché degradare la Storia a romanzo. Paolo Braccini, primo comandante militare di Giustizia e Libertà (Partito d'Azione) viene arrestato il 31 marzo del 1944 nel Duomo di San Giovanni assieme agli altri membri del Comitato Militare di Liberazione. Il 2 e il 3 aprile si tiene un processo sommario davanti al Tribunale Speciale, e la mattina del 5 aprile, nel poligono del Martinetto, vengono fucilati in otto, che ben rappresentavano lo spaccato della Resistenza: Paolo Braccini, professore all'Università di Torino, Giuseppe Perotti, generale, Franco Balbis, capitano, Quinto Bevilacqua, operaio, Giulio Biglieri, bibliotecario, Errico Giachino, impiegato, Eusebio Giambone, operaio, Massimo Montano, studente. Dopo oltre settanta anni, venuta meno la retorica, rimangono alcuni fatti da trattenere e diversi problemi da affrontare: i rapporti col Partito d’Azione del centro, la cassa della IV armata, le circostanze della cattura (i nomi e l’appuntamento fatti sotto tortura da un disgraziato compagno), i rapporti con il CLNAI di Milano, i rapporti con le bande e la loro organizzazione, i modi e i termini del dibattito politico-militare.