Serena non si aspettava la reazione di lui, che la spinse fino a farla rotolare dalle scale di casa. La afferrò, la mise in piedi e le torse un braccio fino quasi a spezzarglielo. «Tu non hai capito» le urlò. «Sei mia, o di nessuno. Non provare mai a lasciarmi. Mai!» Poi, giusto per suggellare la romantica promessa, le diede un pugno su una tempia, così forte che per poco Serena non perse i sensi. Lei non volle dargli la soddisfazione di cadere e si aggrappò al corrimano. Era come essere precipitata in un incubo. “Deve essere tutta colpa mia” pensò Serena. “Il mio uomo è buono, e mi ama. Me lo ha dimostrato in mille modi. Sicuramente, pur senza volerlo, l’ho fatto arrabbiare molto. Ora gli chiedo scusa, sperando che lui mi perdoni.” Serena, in quel momento, non si rese conto di avere appena imboccato il percorso che l’avrebbe condotta verso l’inferno.