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René Guénon, martinista, gnostico e libero muratore, poi convertitosi all’Islam assumendo il nome di Shaykh ‘Abd al-Wahid Yahya, è stato uno dei massimi interpreti della Tradizione e degli studi esoterici ed iniziatici, anche se non ha mai rivendicato, per se stesso, altra funzione se non quella di aver cercato di esporre, nei limiti del linguaggio ordinario, le idee veicolate nel simbolismo, nella ritualità e nella metodologia operativa delle “forme tradizionali”, da intendersi quali vie di perfezionamento spirituale dell’essere umano. Lo studio di René Guénon A proposito dei costruttori del…mehr

Produktbeschreibung
René Guénon, martinista, gnostico e libero muratore, poi convertitosi all’Islam assumendo il nome di Shaykh ‘Abd al-Wahid Yahya, è stato uno dei massimi interpreti della Tradizione e degli studi esoterici ed iniziatici, anche se non ha mai rivendicato, per se stesso, altra funzione se non quella di aver cercato di esporre, nei limiti del linguaggio ordinario, le idee veicolate nel simbolismo, nella ritualità e nella metodologia operativa delle “forme tradizionali”, da intendersi quali vie di perfezionamento spirituale dell’essere umano.
Lo studio di René Guénon A proposito dei costruttori del Medio Evo ( A propos des constructeurs du Moyen Age) venne pubblicato nel Gennaio 1927 sulla storica rivista francese di studi esoterici ed iniziatici Le Voile d’Isis. Traendo spunto da un articolo di Armand Bédarride, intitolato Les Idées des nos Précurseurs, apparso nel numero di Maggio 1929 di Le Symbolisme, Guénon ci fornisce preziose riflessioni e considerazioni sul ruolo, sulla natura e sulle segrete conoscenze delle corporazioni dei costruttori medioevali, da molti viste come le trasmettitrici del loro spirito e delle loro tradizioni alla Massoneria moderna. Ma, soprattutto, ci porta a riflettere sulla distinzione fra “Massoneria operativa” e “Massoneria speculativa” e sul fatto che tale dicotomia debba essere intesa in un senso del tutto diverso da quello che ordinariamente le viene attribuito.
Se si vuole andare in fondo alla questione, secondo Guénon, occorre vedere nel simbolismo degli antichi costruttori l’espressione di alcune scienze tradizionali, che si riallacciano a quello che, in maniera generale, si può indicare col nome di “Ermetismo”. E non è senza ragione che Giano, presso i Romani, fosse insieme il Dio dell’iniziazione ai Misteri e il Dio delle corporazioni di artigiani; e non è parimenti senza ragione che i costruttori del Medioevo conservassero le due feste solstiziali dello stesso Giano, feste divenute, col Cristianesimo, quelle dei due San Giovanni, d’inverno e d’estate.