Nell'Afghanistan della seconda era talebana, leggi dettate dal fanatismo religioso limitano la libertà individuale e privano le donne dei più elementari diritti di cittadinanza. Le politiche liberticide e maschiliste del regime trovano però una crescente opposizione nella società civile, soprattutto tra le nuove generazioni. La battaglia contro i soprusi della teocrazia afghana è raccontata nel libro attraverso gli occhi di Rada, una giovane professoressa di Kabul disposta a rischiare la vita per assicurare un futuro migliore alle proprie allieve.