I social network sono un fenomeno che ha investito la sfera sociale in maniera prepotente.Nati con lo scopo di aggregare persone, parenti e amici, vicini e lontani, sono diventati oggi un nuovo modo di comunicare e di relazionarsi, condizionando la mente delle vecchie e delle nuove generazioni che vengono proiettate in un universo digitale sempre più lontano dalla realtà. I rapporti umani e le relazioni sociali subiscono un mutamento quasi radicale.Le conseguenze del cambiamento influiscono sui comportamenti e sulla quotidianità, senza via di uscita, tanto forte è stato l’ impatto che hanno avuto nel sociale.Il progresso tecnologico ed il suo continuo sviluppo hanno reso talmente potente e veloce la trasmissione dei dati digitali da invadere la sfera della comunicazione verbale e dei rapporti interpersonali reali, fino a trasformarli in comunicazione virtuale, dove apparenza ed estetica superano emozioni e sensazioni. Discordanti sono i pareri tra chi definisce il fenomeno social utile sotto vari aspetti e chi invece ne intravede un ostacolo ed un problema per la crescita e lo sviluppo cognitivo, specie dei più giovani. Motivazione della nostra ricerca offrire ai fruitori del Web e in particolare agli utenti di Facebook uno strumento di autoanalisi, utile e divertente nello stesso tempo, per soffermarsi su alcuni dati che per la velocità che caratterizza l’uso dei social sfuggono e non lasciano tracce. Prendere consapevolezza insomma delle opportunità di comunicazione e relazioni che ci vengono offerti dai new media, ma anche dei rischi che posono comportare un uso smodato ed acritico di essi.Da qui la scelta di trattare il fenomeno Facebook in una sorta di dizionario composto da cinquanta voci, svolte in modo essenziale, senza inutili divagazioni, ma anche senza cadere nella banalità e nella superficialità. Abbiamo in tal senso cercato di attuare un equilibrio tra argomentazioni discorsive e facilmente fruibili, attraverso anche esempi tratti dall’esperienza abituale che ognuno ha dei social, e la scientificità del discorso con adeguati riferimenti ad eminenti studiosi che hanno analizzato il Web da vari punti di vista: storico, socio antropologico, psicologico, politico.Il volume ha infine un’appendice didattica, curata da uno degli autori, P.G. Santella, ex docente ed esperto di mass media, che in alcuni saggi più articolati si rivolge agli educatori( genitori e insegnanti), affrontando alcune problematiche riguardanti il rapporto tra nuove generazioni e New media, con indicazioni metodologiche didattiche per una loro efficace utilizzazione nel processo formativo.