L’acalasia esofagea insorge in tutte le età, con una distribuzione eguale nei due sessi, Registra una presenza nell’età infantile ed adolescenziale in ragione del 5-10% del totale, fra la seconda e la quarta decade di vita del 30-40%, fra la sesta e la settima del 60- 70% con una incidenza complessiva di un caso ogni 100.000 abitanti per anno. La sua patogenesi è da attribuire alla rarefazione e alla perdita dei neuroni inibitori indovati nei plessi mioenterici esofagei, per ragioni infiammatorie verosimilmente sostenute da virus, che assurgono la funzione di starter. Questo meccanismo sequenziale spiega i tassi elevati nelle età mature e il possibile perseguimento terapeutico di un solo obbiettivo: il ripristino del transito esofago-gastrico, più stabile e completo se ottenuto con chirurgia laparoscopica rispetto alle procedure di dilatazione. Resta aperta la valutazione dell’opportunità di aggiungere la fundoplicatio e quale tipo praticare.