Nell’agosto del 2021 Kabul è caduta, i talebani sono tornati al potere dopo 20 anni dall’invasione USA. Che cosa è successo davvero in uno dei Paesi più belli e dannati del mondo? Che cosa ci siamo lasciati dietro in Afghanistan? Nico Piro narra nella forma di saggio e di racconto autobiografico. Tra ipocrisie, bugie, omissioni e militari mandatia combattere un conflitto senza poterlo chiamare guerra. La produzione di oppio ai massimi storici, una ricostruzione mai decollata, la “nuova” classe dirigente diventata tra le più corrotte al mondo, i talebani sempre più forti, le trattative di pace allo stallo, il governo “democratico” sull’orlo del collasso, un flusso inarrestabile di rifugiati in fuga da un conflitto che dura ormai dalla fine degli anni ‘70. Sullo sfondo un Paese ricco di tesori archeologici e di un’affascinante storia millenaria, la cui immagine è stata troppo spesso ridotta a bombe e pascoli di capre. La storia di un conflitto durato più della Seconda guerra mondiale che dal 2001 al 2015 è costato 1.000 miliardi di dollari agli Usa, 5 miliardi di euro all’Italia, 26.270 vittime civili, 2.357 soldati americani uccisi, 1.130 caduti della coalizione, 57 morti italiani.