Il titolo dell’opera, Africo, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All’interno di Africo (vento di mezzogiorno, che spira dalla Libia (antico nome del continente africano), verso l’isola di Zante, terra cara a Ugo Foscolo) si susseguono, in ordine alfabetico: Patrizia Cenci con Emozioni in libertà, Mario Coccovilli, Grazia Fabio con Poesia e magia: il corpo incontra l’anima, Mauro Montacchiesi con Rileggo poesie, Giulia Nespolo con Senza maschera, Giuseppe Preianò con Nostalgia.