I Reggenti del Distretto di Esse, convinti che i confini lessicali di un popolo siano il presupposto di quelli topografici, e che al venir meno dei primi anche i secondi finiscono col vacillare, incaricano Osvaldo Iannotti, un ‘custode dell’ortodossia del sapere’, di indagare la causa di una inquietante erosione del lessico, e la sua eventuale connessione con la comparsa di crepe nella cinta muraria. Osvaldo, il cui amico Ermanno è da poco scomparso durante una fantasiosa avventura di pesca, nella speranza di conseguire nuova conoscenza, e con essa il suo agognato avanzamento di carriera, si cala nella fascinosa realtà della vita essena, e porta a compimento la sua missione. Al ritorno nella sua precedente Istituzione lo attende però un’amara disillusione, che lo induce ad abbandonare per sempre la sua professione. Allora, acuitasi in lui la nostalgia per l’amico scomparso, egli si dedica alla sua ricerca, ritrovando alla fine anche quella verità che alberga nel cuore, e che meglio si percepisce nella profondità del silenzio.