Oh! il piacere è una religione e pochi gli iniziati ai suoi santi misteri! Colui che prostituisce, il momento dell'amore con una donna fredda e sconosciuta, che se la stringe fra le braccia prima che il petto minacci scoppiargli, è un infame come il poeta che vende la propria inspirazione, come la bella che discute il salario delle sue compiacenze. Siate innamorati amando; aspettate che la marea monti, il vento si levi, irrompa la tempesta e il sole la illumini, se volete godere le angosce divine della passione. Il mio amore è un oceano, e io sono come quell'audace che salpava solo quando lo vedeva burrascoso...
Vedete: vi ho osservata. Siete divinamente bella nella vostra tristezza, bella come una di quelle statue nude e velate, colle quali gli scultori si compiacciono da qualche anno a popolare le esposizioni: perdonate dunque all'affettuosa curiosità, della donna che vorrebbe alzarvi il velo. Un amore tra donne nella Bologna di fine ottocento. Tra fremiti, sospiri, balli in maschera ed esotismi si svolge la vicenda passionale della baronessa Elisa di Monero e della dolce Mimy. Una lettura segreta, intima, ardita, profonda…
Alfredo Oriani (Faenza 1852 - Casola Valsenio, Ravenna, 1909) fu uno dei più prolifici ed importanti scrittori italiani tra la fine dell’ottocento e i primi decenni del novecento. Fu apprezzato, tra gli altri, da Croce, Gobetti, Gramsci, Spadolini. Gli nocque, nel dopoguerra, la sviscerata simpatia di Mussolini per la sua opera. Per le tesi espresse nella saggistica politica, lo volle discutibilmente considerare un precursore del fascismo, al punto da promuoverne la pubblicazione dell’Opera Omnia e di volerla curare lui stesso. L’opera
di Oriani, ingiustamente messa in ombra per troppo tempo, felicemente oggi viene riproposta.
Tra i suoi romanzi si ricordano: Gelosia (1894), Vortice (1896), La disfatta (1896), Olocausto (1902) e la raccolta di racconti La Bicicletta (1902).
Tra la produzione saggistica: Fino a Dogali (1889), La lotta politica in Italia (1892) e La Rivolta ideale (1908).
Vedete: vi ho osservata. Siete divinamente bella nella vostra tristezza, bella come una di quelle statue nude e velate, colle quali gli scultori si compiacciono da qualche anno a popolare le esposizioni: perdonate dunque all'affettuosa curiosità, della donna che vorrebbe alzarvi il velo. Un amore tra donne nella Bologna di fine ottocento. Tra fremiti, sospiri, balli in maschera ed esotismi si svolge la vicenda passionale della baronessa Elisa di Monero e della dolce Mimy. Una lettura segreta, intima, ardita, profonda…
Alfredo Oriani (Faenza 1852 - Casola Valsenio, Ravenna, 1909) fu uno dei più prolifici ed importanti scrittori italiani tra la fine dell’ottocento e i primi decenni del novecento. Fu apprezzato, tra gli altri, da Croce, Gobetti, Gramsci, Spadolini. Gli nocque, nel dopoguerra, la sviscerata simpatia di Mussolini per la sua opera. Per le tesi espresse nella saggistica politica, lo volle discutibilmente considerare un precursore del fascismo, al punto da promuoverne la pubblicazione dell’Opera Omnia e di volerla curare lui stesso. L’opera
di Oriani, ingiustamente messa in ombra per troppo tempo, felicemente oggi viene riproposta.
Tra i suoi romanzi si ricordano: Gelosia (1894), Vortice (1896), La disfatta (1896), Olocausto (1902) e la raccolta di racconti La Bicicletta (1902).
Tra la produzione saggistica: Fino a Dogali (1889), La lotta politica in Italia (1892) e La Rivolta ideale (1908).