Quando il giudice Luca Soratti arrivò alla Procura di Firenze aveva una sua idea sul tipo di eversione che si stava espandendo nel paese: un nuovo modo per limitare il “potere” ovunque si esprima in modo sopraffattivo, senza doverlo sovvertire; dunque restando “al di là della rivoluzione”. Ma l’incontro con Laura Torrisandi gli svela altre verità, e molte altre realtà si susseguono nel corso ulteriore degli eventi… A differenza dei romanzi precedenti “Sei ore della vita di Giulio” e “Woodoo e Incantamento”, recensiti come romanzi dell’altrove per la presenza di una narrazione onirica e fantasmagorica accanto a una descrizione oggettiva e particolareggiata, in questo libro il racconto ha una “sceneggiatura” più lineare. Riconoscibile è invece lo stile che, come d’abitudine, si modula in un’alternanza di prosa e musicalità poetica.