Margherita è un'adolescente e vorrebbe dover pensare solo alla scuola, all'amico del cuore che non ricambia la sua simpatia oppure a come ottenere il permesso di partecipare proprio a quel concerto. Invece ha un padre che scarica la sua rabbia su sua mamma con una violenza a cui lei assiste fin da piccola, impotente, impaurita e sofferente. A volte, stanca e arrabbiata, chiude gli occhi e sogna di poter rinascere e di vivere un'altra vita, come se il suo passato e il suo presente fossero solo un incubo. L'amore e il senso di responsabilità verso sua mamma, esile preda del feroce e tenace mostro, la richiamano alla realtà, al suo ruolo di sostegno della sottile e dolce donna che lotta per salvare entrambe. Margherita scopre che scrivere i suoi pensieri nel suo piccolo quaderno sia un ottimo modo di vomitare tutto quello che è costretta ad affrontare. Riuscirà solo a completare una settimana, l'ultima di una drammatica esistenza piegata dalla violenza, ma anche dalla rassegnazione.