Le versioni ufficiali di queste “relazioni di servizio”, sono finite in buona parte nei fascicoli di magistrati, funzionari di polizia, avvocati o di assistenti sociali. Alcune hanno avuto l’effimera gloria di ispirare qualche articolo di nera in quotidiani locali, mentre altre ancora, sono rimaste impresse solamente nella memoria dei protagonisti e ogni tanto raccontate al “Bar del Ciano”, ritrovo dei poliziotti a fine servizio, tra una birra e un commento sulla nuova cameriera. Liberate dai vincoli della burocrazia, svincolate dalla condizione di terzietà “politicamente corretta” imposta dalla Legge, le stesse relazioni diventano qui dei veri racconti, spesso ironici, a volte spassosi, talvolta drammatici.