Considerazioni di ordine generale
Ai fini del presente lavoro, giova anzitutto esplicitare il senso di riproporre un’ulteriore trascrizione di un’opera celeberrima come Sevilla. Svariate, per non dire assai numerose, sono infatti le trascrizioni per chitarra disponibili – fra di esse, segnaliamo la magistrale versione di Mauro Storti, ed. Carisch –, e l’operazione che abbiamo inteso portare a fondo con la pubblicazione della nostra edizione potrebbe parere pleonastica. Ebbene, quel che ci ha spinto a non desistere, nonostante l’abbondante schiera di pubblicazioni passate, è il differente indirizzo estetico al quale non soltanto la trascrizione su cui ci concentreremo, ma anche l’intera nostra collana edita presso Ema Vinci hanno voluto ispirarsi.
Ai fini del presente lavoro, giova anzitutto esplicitare il senso di riproporre un’ulteriore trascrizione di un’opera celeberrima come Sevilla. Svariate, per non dire assai numerose, sono infatti le trascrizioni per chitarra disponibili – fra di esse, segnaliamo la magistrale versione di Mauro Storti, ed. Carisch –, e l’operazione che abbiamo inteso portare a fondo con la pubblicazione della nostra edizione potrebbe parere pleonastica. Ebbene, quel che ci ha spinto a non desistere, nonostante l’abbondante schiera di pubblicazioni passate, è il differente indirizzo estetico al quale non soltanto la trascrizione su cui ci concentreremo, ma anche l’intera nostra collana edita presso Ema Vinci hanno voluto ispirarsi.