Mentre si preparano le nozze dello stregone Arvalon e della guerriera brugha Kalla, rispettivamente Auriraja e Roya del regno di Alchidìon, e che tutto sembra essersi risolto dopo la minaccia della maledizione del drago Inferno, ecco che un nuovo evento catastrofico, già predetto dal defunto nobile stregone Mirkel e dalla profetessa Nimue, si abbatte sul Regno in rinascita. L’Inverno perenne sostituisce l’estate a causa di un inspiegabile esaurimento della magia del suolo alchidionese. Grazie al sacerdote stregone Thendor, i protagonisti scoprono con disappunto che Wedi, ex Decano dell’Ordine di Minàtren, ha trafugato il Cuore di Alchidìon, la fonte della magia del Regno. Per evitare che le fate muoiano, compresa l’amata Erina, William, ex sacerdote dell’Ordine di Minàtren, è costretto a partire per un viaggio alla ricerca degli ingredienti di un filtro che ridaranno alle creature della città fatata la loro natura, salvandole dalla mutazione in animali che esse hanno attuato per sopravvivere in assenza di magia. Ma la riuscita della missione di William sarà possibile solo se il viaggio degli stessi Arvalon e Kalla avrà successo. L’Auriraja e la Roya, infatti, sono diretti nel regno vicino e amico di Intinor con l’intenzione di chiedere aiuto e di scoprire dove si trova il mitico Re d’Inverno, capace di ripristinare l’equilibrio del clima e, forse, anche di far tornare la magia. In un crescendo di pericoli, di delusioni e di verità celate, i due gruppi guidati da Arvalon e da William, gli eterni amici/nemici, dovranno affrontare rinunce e tormenti che li porteranno a comprendere profondamente se stessi e ad accettare la loro vera natura, non sempre quella che si sarebbero aspettati.