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Una ricerca di archeologia linguistica sui più antichi tabù dell' Indeuropeo. Dal metodo comparativo si ricostruiscono non solamente i vocaboli di questa lingua-madre, progenitrice delle lingue europee, del sanscrito e delle lingue persiane pre-islamiche, ma si individuano anche delle curiose "assenze": parole che, dovrebbero esserci e invece non ci sono. Sono interdizioni linguistiche, parole tabù tra le più antiche del continente europeo. La ricerca si restringe alla sfera più ricca e significativa: quella magico-religiosa, che ha dato vita ad una grande innovazione linguistica in tutte le…mehr

Produktbeschreibung
Una ricerca di archeologia linguistica sui più antichi tabù dell' Indeuropeo. Dal metodo comparativo si ricostruiscono non solamente i vocaboli di questa lingua-madre, progenitrice delle lingue europee, del sanscrito e delle lingue persiane pre-islamiche, ma si individuano anche delle curiose "assenze": parole che, dovrebbero esserci e invece non ci sono. Sono interdizioni linguistiche, parole tabù tra le più antiche del continente europeo. La ricerca si restringe alla sfera più ricca e significativa: quella magico-religiosa, che ha dato vita ad una grande innovazione linguistica in tutte le lingue derivate, scaturita dalla ricerca di parole "noa", ovvero sostituti di parole tabù. Il più convincente lavoro a tal proposito è stato quello di Bonfante, ma questa ricerca raccoglie in maniera critica e completa tutte le teorie più credibili dei linguisti che si sono avventurati in questo ambito, dalle quali emergono anche i primi nomi degli dèi, processi di creazione "accidentale" di altri dèi, la nascita di forme poetiche e credenze oggi del tutto scomparse in Europa.