Negli ultimi anni si è aperta una nuova e stimolante stagione di studi su Aldo Moro. Sono stati approfonditi molteplici aspetti della sua esperienza politica e intellettuale, senza trascurare l'ultima parte della sua vita, quella in cui elaborò un progetto complessivo di riforma del sistema politico italiano che fu bloccato dal suo rapimento e dal suo assassinio. Il presente contributo si inserisce in questo filone di ricerca muovendosi tra inchieste parlamentari, dibattiti storiografici e «storia pubblica». La prospettiva è quella di definire uno «spazio» dotato di forme comunicative in grado di raggiungere e interessare un pubblico sempre più vasto e protagonista, tenendo insieme le esigenze del «racconto» con quelle della scientificità. Oltre a discutere i nuovi contributi, accademici e non, pubblicati a partire dal Quarantesimo anniversario della morte di Moro, il saggio cerca di fare il punto sulle nuove acquisizioni documentarie e storiografiche emerse con l'inchiesta parlamentare della XVII legislatura (2014-2018), affrontando anche il tema del contesto in cui esse sono maturate, molto diverso da quello delle precedenti inchieste. Il punto centrale resta quello di sviluppare una riflessione sulla storia della Repubblica, attraverso un protagonista della democrazia italiana, all’interno di un dibattito capace di interfacciare diversi ambiti, da quello propriamente storiografico a quello della memoria pubblica.