Rilancio. Mi intrufolo da qualche parte mentre impalpabili bolle di sapone danzano, disegnando traiettorie impossibili. Si muove un tempo. Piccole cose. Lo specchio è appannato da umidità e calore, cadute e speranza, micro eternità, tentativi pungenti e sfiancanti. Tutto questo è già successo, è già altro. Alieni si accalcano, spingono, urlano la loro esistenza. Le stanze si affollano. Nessun inchino, niente da aggiungere e tutto da scoprire sotto voce. Proiezioni, scarabocchi e confortanti immagini. Fluttuo nel cammino. C’è l’urgenza di non lasciare andare, arginare la ferita, ricapitolare, inventariare. Si smarrisce un’illusione, sboccia un sorriso e un pugnale, vecchie parole, virgole nuove, pensieri e sospiri scintillanti o riverniciati e pronti all’uso. Tutta questa umanità sotto un tetto appena intravisto. Qualcosa e qualcuno, ora, sono parte di me. Comunque niente di importante. Federico Miragliotta