Giulia, bambina vivace e sensibile, poi giovane donna dalla personalità ardente e introversa, vive la sua piccola vita borghese nell'Italia del primo dopoguerra con il padre, istrionico attore di teatro e con la madre, donna intelligente, piena di risorse e malinconica. Negli anni che vedono l'affermarsi del fascismo e lo scoppio del secondo conflitto mondiale, prima ad Ancona, luogo amato dell'infanzia e via via nelle tante città in cui la vita sregolata, suo malgrado, del padre la porta, Giulia affronta il doloroso processo della crescita, lottando per affermare la propria individualità e il proprio diritto alla felicità. Ma, prigionieri dei drammi familiari, immersi in ingombranti elucubrazioni esistenziali, i tre protagonisti si vedono passare davanti la Storia senza riconoscerla. Solo quando l’orrore e la morte busseranno più forte, la consapevolezza sembrerà finalmente affacciarsi nella vita dei membri della piccola famiglia. E per Giulia, anche la speranza, illuminata dalla fede, di riuscire ad ottenere la propria parte di felicità.