Dopo lunghe ricerche, ci siamo convinti che l’Atlantide, il mitico regno descritto da Platone nei suoi “Dialoghi”, sia realmente esistita. Atlantide non sarebbe da collocare "in capo al mondo" ma proprio al centro dell'attuale Mar Mediterraneo (tra Italia, Malta e Tunisi), L’autore presenta una storia quasi inedita di un gran popolo di navigatori, antenati degli attuali berberi del Nordafrica, che sembra abbiano effettivamente percorso le rotte degli oceani, per tutto il mondo. Essi vissero in un periodo poco noto, il cui ricordo sfuma nelle nebbie dell’epica e dei miti dei popoli ellenici, arrivati al bacino del Mediterraneo verso il 2000 a. C. Armati di ferro, s’imposero alle culture del bronzo e abolirono la società matriarcale, in nome di una nuova centralità maschile, nella famiglia e nella religione. Nelle epopee di dèi e semidèi, di giganti e di titani, è adombrato il processo di formazione delle antiche nazioni. In questa palude nebbiosa Platone colloca l’esistenza d’Atlantide: in un’epoca i cui protagonisti si chiamavano Poseidone, Athena, Zeus, Atlante, Erakles, Minosse… antichi re, trasformati dal mito in dèi e titani.