Yankee purosangue - nasce nel Vermont nel 1803 -, pastore protestante, poco oltre la trentina Brownson si emancipa dal conformismo umanitarista e socialista della East Coast, convertendosi al cattolicesimo. Brillante oratore e penna semplice ma graffiante, riversa nella sua nuova appartenenza lo zelo proselitistico della vecchia militanza e offre alla causa cattolica le armi affilate di un intelletto lucido e penetrante. Scrittore di valore, apologeta battagliero, divulgatore efficace, predicatore trascinante, organizzatore instancabile, acuto commentatore politico e religioso, nonché editore di classe, i suoi sforzi sono volti a liberare il cattolicesimo del suo Paese dai complessi d'inferiorità verso il protestantesimo, nonché a ridefinire in senso conservatore l'"ordine americano". Muore nel 1876 a Detroit. Figura per molti versi singolare, egli fissa le coordinate del pensiero conservatore cattolico d'ispirazione burkeana negli Stati Uniti dell'Ottocento e influenza in larga misura il movimento che verrà nel secolo XX.