A partire dall’introduzione, nel 1902, del termine “Medio Oriente” nell’accezione contemporanea, la regione ha vissuto una serie di guerre e conflitti di carattere nazionalistico, rivoluzionario ed islamico. Il presente testo studia le radici delle ondate geopolitiche che hanno determinato il destino dell’area mediorientale. Il saggio illustra i fattori che hanno portato sia alla nascita del panarabismo che alla transizione dal nazionalismo (da movimento antiturco a movimento antimperialista, dopo la Grande guerra e, successivamente, a movimento rivoluzionario antimonarchico dopo la Seconda guerra mondiale). Il libro esamina il modo in cui la Prima guerra arabo-israeliana e la conseguente sconfitta, nel 1948, hanno favorito l’insorgenza dei violenti nazionalismi arabi, il cui fine era di rovesciare le monarchie e conquistare il potere. Inoltre, analizza l’impatto del fallimento del progetto dell’unità araba e i fattori socioeconomici che hanno portato al declino del Panarabismo nelle sue due manifestazioni (Nasserismo e Bathismo).
La seconda parte del libro mostra la formazione delle prime radici dell’Islam politico e la sua evoluzione e, in particolare, il Wahabismo, la Fratellanza e l’ideologia dell’Islam politico iraniano. Si può dire che l’effetto della Seconda guerra arabo-israeliana, con la sconfitta del 1967, abbia segnato, ufficialmente, l’inizio del Panislamismo. A seguito di questi eventi, gli islamici hanno introdotto il termine “ Jihad” al posto di “rivoluzione”, per giustificare le azioni violente contro i regimi militari e l’Occidente. In sostanza, gli islamisti hanno avuto la capacità di occupare lo spazio fra i regimi autoritari e i popoli arabi, riuscendo paradossalmente ad avere più successo laddove lo Stato aveva fallito. Il saggio descrive altresì la situazione socioeconomica antecedente allo scoppio della Primavera araba che, al suo inizio, ha unito tutte le classi sociali sotto un unico obiettivo; vengono descritti anche i fattori esterni ed interni che hanno permesso agli islamici di conquistare il potere dopo la Primavera araba.
In definitiva, in questo lavoro viene presentato il processo di trasformazione (o degenerazione) della vittoria dell’Islam politico in vere e proprie guerre civili, con conflitti fra le principali fazioni formatesi in seno all’Islamismo. Si è potuto così rilevare che sia i colpi subiti dagli islamisti, che la dichiarazione di guerra contro l’Islam politico proclamata da alcuni paesi arabi, sono tutti fattori che sottolineano l’inizio del declino del Panislamismo e l’avvento di una nuova era che può essere definita del “Post-islamismo”.
Yaser Al Qasemi ha studiato presso l’ Università per Stranieri di Perugia, conseguendo una prima laurea magistrale in Italiano per l’Insegnamento a Stranieri (ITAS - LM-14) e una seconda laurea magistrale in Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo (RICS - LM-52). Ha lavorato fino il 2015 nel Dipartimento di italianistica all’Università di Sana’a, lavorando anche presso il Centro di Traduzione e Servizio della Comunità della stessa Università.
La seconda parte del libro mostra la formazione delle prime radici dell’Islam politico e la sua evoluzione e, in particolare, il Wahabismo, la Fratellanza e l’ideologia dell’Islam politico iraniano. Si può dire che l’effetto della Seconda guerra arabo-israeliana, con la sconfitta del 1967, abbia segnato, ufficialmente, l’inizio del Panislamismo. A seguito di questi eventi, gli islamici hanno introdotto il termine “ Jihad” al posto di “rivoluzione”, per giustificare le azioni violente contro i regimi militari e l’Occidente. In sostanza, gli islamisti hanno avuto la capacità di occupare lo spazio fra i regimi autoritari e i popoli arabi, riuscendo paradossalmente ad avere più successo laddove lo Stato aveva fallito. Il saggio descrive altresì la situazione socioeconomica antecedente allo scoppio della Primavera araba che, al suo inizio, ha unito tutte le classi sociali sotto un unico obiettivo; vengono descritti anche i fattori esterni ed interni che hanno permesso agli islamici di conquistare il potere dopo la Primavera araba.
In definitiva, in questo lavoro viene presentato il processo di trasformazione (o degenerazione) della vittoria dell’Islam politico in vere e proprie guerre civili, con conflitti fra le principali fazioni formatesi in seno all’Islamismo. Si è potuto così rilevare che sia i colpi subiti dagli islamisti, che la dichiarazione di guerra contro l’Islam politico proclamata da alcuni paesi arabi, sono tutti fattori che sottolineano l’inizio del declino del Panislamismo e l’avvento di una nuova era che può essere definita del “Post-islamismo”.
Yaser Al Qasemi ha studiato presso l’ Università per Stranieri di Perugia, conseguendo una prima laurea magistrale in Italiano per l’Insegnamento a Stranieri (ITAS - LM-14) e una seconda laurea magistrale in Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo (RICS - LM-52). Ha lavorato fino il 2015 nel Dipartimento di italianistica all’Università di Sana’a, lavorando anche presso il Centro di Traduzione e Servizio della Comunità della stessa Università.