Lo scopo del libro è quello di realizzare il progetto di Planck, Premio Nobel della fisica 1918: dimostrare che scienza (filosofia della natura) e religione (filosofia dello spirito) non sono incompatibili, bensì complementari. In che modo? Il problema può essere inquadrato nel Quinto postulato di Euclide: “Due rette che scorrono parallele tra loro non potranno mai incontrarsi”. Tuttavia, se lo si guarda dal punto di vista filosofico, la natura e lo spirito sembrano convergere. Il procedimento seguito nel Saggio, che ci porta a questa soluzione, riposa sui fondamenti della scienza e della religione. Infatti, queste discipline, in relazione ai fenomeni teologici, trovano nell’opera confluenza nella biostatistica e nello spaziotempo della relatività generale. Culmina con la teoria filosofica delle forze spirituali e materiali convergenti. La finestra che si apre assomiglia al panorama del mare visto sino all’orizzonte, ove la linea di confine tra cielo e acqua, immaginazione e realtà, metafisica e fisica, diventa indefinita.