Ma anche calcolatrice, problematica, vendicativa. La fantascienza non è mai stata così reale: nei racconti dell’antologia Altri mondi altre storie di Donato Altomare, diventa parte integrante della nostra vita perché si insinua leggera, delicata, per poi stravolgerla. Accade in Dolcissima Roberta, quando la quotidianità di un ingegnere viene lentamente scombussolata da una ragazza che ha urgente bisogno di un esperto in nanotecnologie che possa aiutarla. E dire che proprio quel giorno il professionista, sposato con una donna che amava, aveva sperato di innamorarsi di un’altra donna - “e soltanto per quel giorno, senza che nulla potesse sconvolgere la nostra vita”. Succede, insieme, per uno scherzo del destino, all’approdo in una dimensione altra che costringerà l’ingegnere a misurarsi con un nuove prospettive e inaspettate emergenze: perché se sei intrappolato con una donna bellissima in una navicella spaziale senza sapere né come né perché, nonostante le gradite avance di Roberta, il tuo unico obiettivo è tornare a casa tra le braccia rassicuranti di tua moglie. Altomare riesce a intrecciare, con risultati incredibili, realtà e fantasia, fantascienza e fantastico: è tutto così normale, nelle situazioni descritte da Altomare quando all’improvviso tutto cambia.