Romance - romanzo breve (68 pagine) - Si può combattere senza usare violenza? Si può far giustizia, pur andando contro la legge? Si può essere un’amazzone nel mondo moderno? Per Katrine sì: basta accettare di essere lesbica, credere nell’idea della sorellanza e nello spirito di corpo, e soprattutto lottare per una causa in cui crede.
Katrine ha passato un’infanzia con un padre manesco e con patrigni della stessa risma. Il trauma la porta alla ricerca di tenerezza e a odiare ogni forma di violenza. Scopertasi lesbica e assetata di giustizia, affascinata dalla leggenda delle amazzoni, assolda un gruppo di ragazze e dichiara guerra all’universo maschile e alle donne che accettano la tirannia di certi uomini, spacciandosi per prostituta per lesbiche e compiendo furti clamorosi. Scoperta e arrestata, viene trasferita in un carcere in Groenlandia, dove si troverà a subire angherie di ogni tipo, non solo da parte delle altre prigioniere, ma anche dalle guardie carcerarie, autentiche virago che ubbidiscono agli ordini di una perversa e sadica direttrice. Riuscirà Katrine a sopravvivere senza reagire alla violenza con la violenza?
Amanda Libling scrive sotto pseudonimo. Di madre italiana e padre danese, abita a Copenaghen ed è sposata con un autoctono. Ha due figlie. Insegna italiano in una scuola e legge molto sia in in italiano che in danese.
Katrine ha passato un’infanzia con un padre manesco e con patrigni della stessa risma. Il trauma la porta alla ricerca di tenerezza e a odiare ogni forma di violenza. Scopertasi lesbica e assetata di giustizia, affascinata dalla leggenda delle amazzoni, assolda un gruppo di ragazze e dichiara guerra all’universo maschile e alle donne che accettano la tirannia di certi uomini, spacciandosi per prostituta per lesbiche e compiendo furti clamorosi. Scoperta e arrestata, viene trasferita in un carcere in Groenlandia, dove si troverà a subire angherie di ogni tipo, non solo da parte delle altre prigioniere, ma anche dalle guardie carcerarie, autentiche virago che ubbidiscono agli ordini di una perversa e sadica direttrice. Riuscirà Katrine a sopravvivere senza reagire alla violenza con la violenza?
Amanda Libling scrive sotto pseudonimo. Di madre italiana e padre danese, abita a Copenaghen ed è sposata con un autoctono. Ha due figlie. Insegna italiano in una scuola e legge molto sia in in italiano che in danese.