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Nel mettere a confronto le ricorrenze del 150° dell’unità d’Italia e del centenario della guerra di Libia, emerge evidente la posizione marginale di quest’ultimo nell’ambito della ricostruzione collettiva italiana.Emerge ancora, se messe a confronto le produzioni di saggi, la disparità fra l’Italia e gli Stati Uniti, che furono pure loro impegnati in una guerra contro Tripoli fra 1801 e 1805. Accomuna i due Paesi il fatto che prima nasca lo Stato e segua poi la formazione di una identità nazionale. Nei primi anni dell’Ottocento l’impresa libica provoca negli Stati Uniti uno scatto d’orgoglio…mehr

Produktbeschreibung
Nel mettere a confronto le ricorrenze del 150° dell’unità d’Italia e del centenario della guerra di Libia, emerge evidente la posizione marginale di quest’ultimo nell’ambito della ricostruzione collettiva italiana.Emerge ancora, se messe a confronto le produzioni di saggi, la disparità fra l’Italia e gli Stati Uniti, che furono pure loro impegnati in una guerra contro Tripoli fra 1801 e 1805. Accomuna i due Paesi il fatto che prima nasca lo Stato e segua poi la formazione di una identità nazionale. Nei primi anni dell’Ottocento l’impresa libica provoca negli Stati Uniti uno scatto d’orgoglio nazional-patriottico: la guerra non vamolto bene, ma su di essa si fondano ragioni di principio e di amor patrio con accenni di proto-nazionalismo.Per comparazione con il caso statunitense, si può guardare alla guerra di Libia del 1911, chiedendosi se si possono mettere in relazione l’impresa coloniale e la costruzione – o il rafforzamento – di una generale identità nazionale in Italia.