Il Novecento si apre all’insegna dello sfaldamento dei generi letterari. Il poeta dà vita, mediante il verso libero – che riconosce un suo antecedente già nella metrica barbara carducciana -, al proprio ritmo interiore, lontano da schemi rigidi e stereotipati: la lirica si svincola dai fastidiosi condizionamenti della metrica e della rima. In tale contesto si colloca l’avanguardia futurista.