«Non vogliamo essere, e non vogliamo che nessuno sia governato. Vogliamo che tutti siano messi in grado di governarsi da sé, di vivere liberamente e in condizioni di uguaglianza con gli altri».Un saggio che mette a confronto due sistemi di pensiero: l’anarchismo e la democrazia parlamentare. Malatesta critica la democrazia rappresentativa sostenendo che nonostante le sue apparenze liberali essa non sia altro che una forma di potere che mantiene inalterate le disuguaglianze economiche e sociali. Per Malatesta le elezioni e la delega di potere creano un’élite politica che perpetua lo sfruttamento delle masse. In questo dibattito, Merlino rappresenta una visione più conciliatoria rispetto alla strategia rivoluzionaria di Malatesta.Questo testo propone l’anarchismo come una vera alternativa basata sull’autogestione e la cooperazione volontaria. Immagina una società senza governi centrali o gerarchie, dove la libertà individuale e la solidarietà collettiva coesistono armoniosamente. Con una prosa chiara e visionaria, invita i lettori a riflettere sul significato di libertà, uguaglianza e giustizia, spingendoli a immaginare una società che vada oltre le forme tradizionali di governo. È un’opera fondamentale per comprendere il pensiero anarchico e un invito potente a ripensare le strutture di potere che governano le nostre vite.