Seppure non ce lo avesse così apertamente suggerito il titolo, lo sguardo curioso, indagatore e puntiglioso, la precisa collocazione dell'azione nel tempo e nello spazio, l'attenzione al particolare ma anche ai perché di quanto osservato, appartengono a un ingegnere. Che, a dispetto del rigore che ci si aspetta dalla sua professione, sembra sorvolare la realtà con insolita leggerezza, ricercando ed esaltando la semplicità che rende grandi le piccole cose. Un fiore, una chiocciola, un sorriso rappresentano, per il nostro, un preteso per spronare il lettore a riflettere su alcuni temi che sembrano interessarlo particolarmente: la bellezza, l'amore, il tempo che passa. Sono anche la cronaca dell'ordinaria esistenza di un pendolare che riesce però a scovare, nella desolante vita di tutti i giorni, spunti di meraviglia ed ammirazione per lo splendore che la natura, umana e non, ancora ci riserva.