Giovanni è un giovane papà che si trova di colpo a fare i conti col proprio di padre, creduto ormai morto 38 anni prima. La vicenda si svolge in una comunissima giornata d’estate. Come di consuetudine, Giovanni porta il figlio a trascorrere qualche ora ai giardini vicino a casa, ma quel giorno improvvisamente si trasforma in un inedito e inaspettato incontro risolutore di un vecchio dramma esistenziale. Un vecchio lo osserva, gli si avvicina, gli confessa di essere quel padre che lo stava cercando ininterrottamente da una vita intera. Inizia così il racconto che, mediante l'incrocio di due vite, ne svela reciprocamente i contenuti nascosti dal tempo, fino a ricucire quell'affetto mai veramente dimenticato. Passando attraverso le esperienze del proprio vissuto, padre e figlio si conoscono e si raccontano, senza mai tacere i sentimenti e i sensi di colpa. Rallentando là dove serve a dare spazio all'anima che riflette su quello che sta accadendo, il romanzo aggiusta il passato così da permettere a Giovanni di proiettarsi nel futuro come padre. Tra lacrime e verità, la giornata si conclude preludendo a un nuovo avvenire. Il vecchio padre manifesta di essere pervaso dalla voglia di tornare a esistere, sullo sfondo di una nuova paternità che invade la scena del protagonista. -