In questi racconti ho immaginato gli Angeli, come creature altere, che cercano di mantenere il loro distacco dagli umani, di tenere a distanza quegli istinti che ritengono bestiali, di mantenersi disinteressati. Rimanere integri è il loro obiettivo, ma in fondo sono curiosi e non riescono a capacitarsi di come gli umani convivano con le loro pazzie, con le loro passioni, con le loro imperfezioni. Tuttavia, inevitabilmente, il puro che è in loro viene contagiato dal marcio che ci circonda, ma non è una semplice fine, una morte, ma più una vera e propria rinascita. Gli Angeli sono tra noi per partecipare alle nostre vicende, per offrire un aiuto, perché in fondo vorrebbero essere come noi: vivi, liberi, imperfetti.