4,99 €
inkl. MwSt.
Sofort per Download lieferbar
payback
0 °P sammeln
  • Format: ePub

Anna Politkovskaja era nata a New York ma aveva origini ucraine. Da grande giornalista si è sempre battuta per la verità. E proprio sulla verità si concentra il suo lavoro. All’inizio si occupa di un giovane soldato Pavel Levurda partito come combattente a gennaio del 2000 e deceduto pochi giorni dopo il suo arrivo in Cecenia a seguito di un combattimento. La madre Nina cerca di recuperare il suo corpo ma si scontra con una burocrazia indifferente e spietata che tratta i soldati caduti come fredda contabilità. La seconda storia riguarda l’attacco terroristico al teatro Dubrovka il 23 ottobre…mehr

Produktbeschreibung
Anna Politkovskaja era nata a New York ma aveva origini ucraine. Da grande giornalista si è sempre battuta per la verità. E proprio sulla verità si concentra il suo lavoro. All’inizio si occupa di un giovane soldato Pavel Levurda partito come combattente a gennaio del 2000 e deceduto pochi giorni dopo il suo arrivo in Cecenia a seguito di un combattimento. La madre Nina cerca di recuperare il suo corpo ma si scontra con una burocrazia indifferente e spietata che tratta i soldati caduti come fredda contabilità. La seconda storia riguarda l’attacco terroristico al teatro Dubrovka il 23 ottobre del 2002. Il fatto è stato documentato e raccontato da tutti i telegiornali del mondo. Una cinquantina di terroristi ceceni prendono in ostaggio più di 800 persone tra gli spettatori che erano andati ad assistere al Musical “Nord-Ost”. Tra le storie di coloro, anche giovani, che hanno perso la vita in quel teatro c’è anche quella di Yaroslav figlio di Irina Fadeeva. La disperazione di questa madre viene documentata nelle pagine di «Novaja Gazeta». Nella parte conclusiva si rievocano i drammatici giorni del sequestro dei bambini della scuola di Beslan dal 1 al 3 settembre 2004. Anche in quest’occasione Anna decide di partire per raggiungere i luoghi della tragedia e tentare una disperata mediazione per evitare il peggio. Il 5 ottobre 2006 Anna interviene a radio Svoboda denunciando i crimini commessi da Kadyrov e dai suoi uomini in Cecenia contro la popolazione civile. È la sua ultima intervista. Verrà assassinata due giorni dopo mentre rientra a casa da sicari, cinque dei quali saranno processati e condannati. Non si è mai saputa l’identità del mandante.