Tra le opere ambientate nelle terre del Po, "Annalena Bilsini" (1927) pare quella in cui Grazia Deledda abbia saputo raggiungere un equilibrio artistico nuovo. L’opera, contrariamente al parere della critica ufficiale, fu invece apprezzata dalla stampa internazionale, soprattutto inglese.
Qui la scrittrice racconta la vita di Annalena che, in un certo senso, può essere paragonata alla sua: come Grazia ha vissuto in una sfida continua con se stessa, nella pura dedizione alla scrittura, così anche Annalena dovrà far fronte a una sfida. Per lei che è povera e vedova, ma si nutre dell’amore per i figli, la sfida inizia quando, il giorno di San Michele, arriva con i suoi familiari in una nuova casa. Con i suoi occhi azzurri e il suo sorriso saprà sciogliere i nodi «del suo cuore aggrovigliato» e portare la famiglia verso la tranquillità, non solo economica...
Qui la scrittrice racconta la vita di Annalena che, in un certo senso, può essere paragonata alla sua: come Grazia ha vissuto in una sfida continua con se stessa, nella pura dedizione alla scrittura, così anche Annalena dovrà far fronte a una sfida. Per lei che è povera e vedova, ma si nutre dell’amore per i figli, la sfida inizia quando, il giorno di San Michele, arriva con i suoi familiari in una nuova casa. Con i suoi occhi azzurri e il suo sorriso saprà sciogliere i nodi «del suo cuore aggrovigliato» e portare la famiglia verso la tranquillità, non solo economica...