Sono un giovanotto di quasi novant’anni.Sono nato poeta, ma l’arco della mia esistenza presente sul pianeta è coinciso malauguratamente con un periodo storico assolutamente desolante.Le circostanze e le vicissitudini di una vita solo apparentemente normale, hanno impedito di estrinsecare ai mille venti le mie idee di sempre.Ecco perché ritorno giovane a novant’anni e rievocando il tragico momento storico (1943 – 1945)attinente un periodo della mia vita inopinatamente trascorsa, narro le impressioni e gli avvenimenti trascorsi dei miei lontani “vent’anni”.La contraddizione caratterizza marcatamente questo triste periodo e lo spirito di conservazione e di giustizia del cittadino “perbene” si smarrisce nel caos dominante, compromettendo così, personalità e sicurezza fino a sacrificarle.E’ la caduta dell’Italia fascista di Mussolini. Una pagina di storia a cavallo di due periodi certamente significativi. Finalmente il trionfo della democrazia, dove, gente di natura eterogenea, di costumi, religioni e abitudini differenti; sancisce misteriosamente l’avvenire di ciascuno di noi, in un comune spirito, sintetizzante il fine superiore di un popolo libero.Vincenzo Sannino