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Polemica anti-mitologica ed eredità neoterica costituiscono due aspetti rilevanti della poetica di Marziale, che risulta ispirata a linee di pensiero coerenti, benché non sistematiche. Della tradizione callimacheo-neoterica Marziale accetta la forma breve, ma respinge l’eccesso di raffinatezza formale, lo sperimentalismo metrico, come pure la vacuità della poesia mitologica, in nome di un’arte che rispecchi la vita e i suoi costumi. Su questo versante l’eredità neoterica di Marziale si combina con alcuni elementi programmatici di tradizione satirica, ovvero con la polemica anti-mitologica.…mehr

Produktbeschreibung
Polemica anti-mitologica ed eredità neoterica costituiscono due aspetti rilevanti della poetica di Marziale, che risulta ispirata a linee di pensiero coerenti, benché non sistematiche.
Della tradizione callimacheo-neoterica Marziale accetta la forma breve, ma respinge l’eccesso di raffinatezza formale, lo sperimentalismo metrico, come pure la vacuità della poesia mitologica, in nome di un’arte che rispecchi la vita e i suoi costumi. Su questo versante l’eredità neoterica di Marziale si combina con alcuni elementi programmatici di tradizione satirica, ovvero con la polemica anti-mitologica.
Nella prima parte del volume Andrea Perruccio individua gli antecedenti del rifiuto della poesia ‘alta’ di argomento mitologico nelle valutazioni critiche di Lucilio, Orazio e Persio, mostrando però come in Marziale questa polemica si combini con il reimpiego retorico-stilistico del mito.
Nella seconda parte Silvia Mattiacci ribadisce l’importanza del modello catulliano per Marziale, ma sottolinea la specificità del suo ‘neoterismo’ in rapporto alle mode predominanti che emergono dall’esame di testimonianze poetiche precedenti e immediatamente successive, da Mecenate a Plinio il Giovane e poeti della sua cerchia.