La civiltà egiziana, fiorita lungo le rive del Nilo per circa 3000 anni, fu una delle più straordinarie e durature del mondo antico. Ancora oggi, trascorsi due millenni dal suo tramonto, essa continua a esercitare un notevole fascino. Gli Egizi hanno lasciato molte tracce della loro cultura, grazie anche al clima secco del deserto che le ha conservate nei secoli. La Sfinge e molte piramidi, le mummie, le maschere funerarie, le decorazioni sepolcrali, i papiri, sono così state preservate dalla distruzione, la sorte comune di tante antiche vestigia. L’Egitto è infatti noto anche con il nome di “dono del Nilo”, perché le piene del fiume depositavano sui campi uno strato di fertile limo, vitale per la crescita delle colture. Già in età preistorica, i primi abitanti impararono a seminare e piantare le loro messi nei campi ancora coperti dal limo dopo che le acque si erano ritirate. I raccolti, quasi sempre abbondanti, permisero a quella civiltà di prosperare e di raggiungere uno splendore mai conosciuto prima. Questa rivista vuole dare informazioni sulla Cultura, Turismo, Storia e sulle interconnessioni sul nostro mondo Occidentale. LA FALSA MUMMIA DI AKHENATON di Ahmed Osman LA FORMA DELLA PIRAMIDE di Leopoldo Orsini Corvetti IL TEMPIO NELL’ANTICO EGITTO di Pietro Testa IL II PERIODO INTERMEDIO D’EGITTO di Andea di Leonardo IL MUSEO DI BAWITI TEMPIO DI SERABIT EL KHADEM DAKHAMUNZU di Leonardo Paolo Lovari PLATONE, ATLANTIDE E L’EGITTO di Nicola Bizzi LA GRANDE PIRAMIDE E I SUOI SEGRETI di Claudio Zanetti