Seduto davanti allo specchio nel camerino, dietro le quinte del teatro “Saffo” di Madrid, nell’attesa di entrare in scena per l’ultima volta, Zacharie Levy si rivolge ad un pubblico immaginario e racconta la sua vita. Nato nel 1950 in una prestigiosa e ricca famiglia di ebrei francesi, proprietari di un marchio legato al mondo della houte couture, Zacharie trascorre i primi anni della sua vita alla ricerca di un equilibrio tra i vecchi e i nuovi modelli della società parigina del dopoguerra. Quando, appena maggiorenne, la sua strada s’incrocia con quella di un mistico, che lo inizia alle letture esoteriche della Cabala e allo studio comparativo delle religioni, la sua vita prende una piega sorprendente che lo porta da una parte all’altra del mondo, da Gerusalemme a New York e ancora altrove. Apertura alla francese è un romanzo introspettivo, cinico, disincantato, ricco di colpi di scena, con un finale inatteso e commovente.