La vicenda prende spunto da una caduta accidentale del protagonista, il quale non ricorda di averla vissuta. I sogni ed i risvegli in una realtà sempre più allucinante si susseguono in un crescendo di incubi fino alla risoluzione in un “definitivo” risveglio con sorpresa... Visioni morbose e raccapriccianti s’intrecciano con riflessioni filosofiche che prendono spunto dalle immagini descritte dall’autore durante la narrazione. Una “filosofia dell’orrore” potremmo definirla, in cui tutte le metafore vengono usate per una rappresentazione distorta dei nostri terrori quotidiani, estremizzati oltre ogni limite.