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La germanicità è qualcosa che va vissuto e dimostrato ogni giorno della propria vita. Come tale, è un sentimento che non perde mai di attualità. Questo è il motto che uno sconosciuto scrittore tedesco di fine Ottocento ha immortalato in un libro passato alla storia come il principale best-seller dell'età guglielmina "Rembrandt come educatore" (1890). Ricostruendo la genesi dell'opera, il saggio di Pinto cerca di decifrare gli enigmi intellettuali ed esistenziali di Julius Langbehn (1851-1907) e con lui quelli di ampi settori del mondo culturale, spirituale e politico tedesco di fine Ottocento,…mehr

Produktbeschreibung
La germanicità è qualcosa che va vissuto e dimostrato ogni giorno della propria vita. Come tale, è un sentimento che non perde mai di attualità. Questo è il motto che uno sconosciuto scrittore tedesco di fine Ottocento ha immortalato in un libro passato alla storia come il principale best-seller dell'età guglielmina "Rembrandt come educatore" (1890). Ricostruendo la genesi dell'opera, il saggio di Pinto cerca di decifrare gli enigmi intellettuali ed esistenziali di Julius Langbehn (1851-1907) e con lui quelli di ampi settori del mondo culturale, spirituale e politico tedesco di fine Ottocento, protesi alla ricerca di un nuovo archetipo identitario di riferimento.

VINCENZO PINTO (1974), studioso di culture nazionaliste in età contemporanea (di sionismo, in particolare), sta preparando una monografia sull'ebraismo e la cultura di destra per Einaudi. Tra le sue pubblicazioni: la monografia "Imparare a sparare" (Utet 2007), le curatele di "La tigre sotto la pelle" di Zvi Kolitz (Bollati Boringhieri 2008) e di "Volontà di potenza" (M&B Publishing 2008).