Fin dal primo momento in cui è arrivata alla rivista «Studium» la notizia della scomparsa del professor Vincenzo Cappelletti, il 21 maggio 2020, è sorta in casa editrice, a tutti i livelli, un'urgenza: quella di pensare fin da subito a quali modi e toni sarebbero stati adatti a ricordare la sua figura, la sua opera, l'impegno per l'editrice. Un impegno che da sempre è stato anche quello assolto per la rivista omonima, che infatti lo ha subito ricordato in un editoriale del professor Bonini, Rettore dell’università LUMSA di Roma e ora Direttore del periodico «Studium», apparso sul numero tre di maggio-giugno del 2020, con l’intento di organizzare poi un ricordo a più voci (Casavola, Dalla Torre, Bianco, Bonetti, Scanzi, Cimino) sul fascicolo successivo.
Nella direzione di «Studium» il professor Cappelletti è stabilmente rimasto, come condirettore, come direttore responsabile, come direttore emerito, dal 1974 fino alla morte. Ed è proprio dalla rivista che proviene questa prima parte, quella più recente (2012-2017), dei suoi interventi, che testimoniano come egli fosse «un uomo che aveva sempre vigilato sullo scorrere del tempo», come ricordato dal professor Casavola, condirettore con lui per tanti anni.
A cura di Simone Bocchetta
Introduzione di Guido Cimino
Nella direzione di «Studium» il professor Cappelletti è stabilmente rimasto, come condirettore, come direttore responsabile, come direttore emerito, dal 1974 fino alla morte. Ed è proprio dalla rivista che proviene questa prima parte, quella più recente (2012-2017), dei suoi interventi, che testimoniano come egli fosse «un uomo che aveva sempre vigilato sullo scorrere del tempo», come ricordato dal professor Casavola, condirettore con lui per tanti anni.
A cura di Simone Bocchetta
Introduzione di Guido Cimino