Le pagine di questo diario, dal ritmo narrativo sincopato, scarno, tagliente e vibrante, richiamano inevitabilmente le storie di mare di Hemingway e di Melville e, pur non essendoci nessuna balena da inseguire, sono pervase dall'intensità della forza della natura e dei suoi elementi. Sulle motivazioni fondanti del libro ci pare adeguato quanto scrive l'Autore in una sorta di epigrafe esistenziale: "Non so se qualcuno potrà capire il messaggio che cerco di trasmettere, ma solo chi ama ed ha vissuto il mare come noi potrà comprendere" ...