Il lavoro propone un’analisi semiotica del Diario di Jacopo da Pontormo. Si tratta di un testo del tutto particolare, un diario d’artista perché all’incrocio tra i generi “libro di famiglia”, “libro d’amministrazione” e “libro illustrato”. Le illustrazioni (40 disegni) che corredano le annotazioni del diario si riferiscono al periodo in cui il pittore è impegnato a completare gli affreschi nella chiesa di San Lorenzo a Firenze tra il 1554 e il 1556. La direzione di lettura che il volume intende dare del Diario è quella di un testo in cui, pur nella secchezza schematica delle note, l’autore (narratore-protagonista) mette in scena una storia, la sua storia. In ciò aiutati (l’autore e la storia) dalla presenza dei disegni che si soffermano strategicamente sui passaggi importanti della narrazione. In altre parole sia le note che i disegni (posizionati in modo nient’affatto casuale) puntando l’attenzione sui momenti più duri e al tempo stesso importanti della vita dell’autore, si strutturano come una narrazione. Recuperare la narratività di questo terreno testuale servendosi degli strumenti offerti dalla semiotica (narratologica) significa rivedere e ammorbidire la categorica posizione di partenza: il diario è qualcosa in più di un semplice susseguirsi di note, o un sistema estraneo a qualunque forma di apertura psicologico-narrativa; esso è una forma di racconto, in cui anche i disegni occupano una posizione significativa. Perciò la parte linguistica, anche assorbendo dai disegni questa capacità narrativa, se riletta in questo senso, restituisce in maniera fedele alla realtà, molto più esplicitamente di quanto non si sia portati a pensare ad un primo sguardo, una tranche de vie.Giovanna Zaganelli è Ordinario di Semiotica del testo all’Università per Stranieri di Perugia e insegna Semiotica del testo all’Università degli Studi Roma Tre. Coordina il Dottorato Internazionale di Ricerca in Scienza del Libro e della Scrittura presso l’Università per Stranieri di Perugia. È membro del Comitato Direttivo della rivista Semiotica. I suoi interessi scientifici spaziano dalla Semiotica visiva alla Narratologia, alla Critica letteraria, fino alle recenti ricerche degli Studi Cognitivi.